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Pro­gram­ma elet­torale del­la Lista Civi­ca Il Buon Gov­er­no Ammin­is­tra­tive 2024 per Vit­to­rio Petrel­li Sin­da­co

(Art.71 e 73, com­ma 2° del D.Lgs.18 agos­to 2000, n.267)

Pre­mes­sa

Il pre­sente pro­gram­ma elet­torale pro­pone una visione organ­i­ca quin­quen­nale di gov­er­no, che va ad innes­tar­si nel­lo sce­nario com­p­lesso che negli ulti­mi anni ha vis­to anche la nos­tra soci­età affrontare le con­seguen­ze dolorose di una pan­demia mon­di­ale. Bisogna inve­stire le com­pe­ten­ze e le forze di tut­ti in una visione futu­ra di Civ­i­tavec­chia

Il Prog­et­to civi­co politi­co de “Il Buon Gov­er­no” ha un obi­et­ti­vo fon­da­men­tale: portare al gov­er­no la com­pe­ten­za e le espe­rien­ze pro­fes­sion­ali e di vita più pos­i­tive per il bene comune, superan­do gli stec­ca­ti di parte. Il suo pun­to di forza è rap­p­re­sen­ta­to dai can­di­dati alla car­i­ca di con­siglieri comu­nali pre­sen­ti nel­la lista, con­sapevoli che la loro fun­zione è un rig­oroso impeg­no politi­co al servizio del­la cit­tà e non dei pro­pri inter­es­si. Questo prog­et­to civi­co è aper­to a tut­ti i con­tribu­ti di qual­ità che per­ver­ran­no, anche da forze politiche che vor­ran­no col­lab­o­rare per il bene comune.

Fon­da­men­tale è l’ascolto dei cit­ta­di­ni e la loro parte­ci­pazione alla vita pub­bli­ca. Con queste mis­ure pos­si­amo riac­cen­dere la sper­an­za nei civ­i­tavec­chiesi e lavo­rare per una Civ­i­tavec­chia migliore.

Questo pro­gram­ma è la sin­te­si anche di un con­fron­to con i cit­ta­di­ni che han­no seg­nala­to lim­i­ti dell’azione ammin­is­tra­ti­va ma anche idee e spun­ti che mer­i­tano atten­zione e deg­ni di essere real­iz­za­ti.

 

Il pro­gram­ma si strut­tura su cinque azioni per il futuro, intese come macroa­ree per­fet­ta­mente con­cate­nate, celle di un uni­co alveare, come rap­p­re­sen­ta­to nel­lo schema che segue:

 

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RISORSE NATURALI, AMBIENTE E CENTRO STORICO

Inve­stire sul­la tran­sizione ver­so un nuo­vo mod­el­lo di svilup­po sosteni­bile a liv­el­lo ambi­en­tale è una pri­or­ità per la soprav­viven­za del piane­ta e deve quin­di diventare un obi­et­ti­vo strate­gi­co per il pre­sente e il futuro del­la nos­tra cit­tà, così da las­cia­re nelle mani delle nuove gen­er­azioni un futuro in cui pro­gres­so e ambi­ente pos­sano con­vi­vere in armo­nia.

Questo sarà il prin­ci­pio ispi­ra­tore delle politiche del ter­ri­to­rio per Civ­i­tavec­chia: pro­poni­amo dunque, che ven­ga adot­ta­to il mod­el­lo delle cosid­dette cit­tà intel­li­gen­ti, o Smart Cities.

Da qui dob­bi­amo par­tire per cam­biare il par­a­dig­ma di svilup­po e rag­giun­gere un nuo­vo l’equilibrio tra le attiv­ità umane e il con­sumo delle risorse del ter­ri­to­rio, nel pre­sente e in futuro. Occorre quin­di riprog­ettare il ter­ri­to­rio sec­on­do questi gran­di temi.

  • Deco­ro urbano e piazze, come ani­ma dei nos­tri cen­tri, la neces­sità di far rispettare anche le pic­cole regole.

La cit­tà stor­i­ca è il luo­go delle orig­i­ni, dei mon­u­men­ti che tes­ti­mo­ni­ano le radi­ci di una cit­tad­i­nan­za, del­la social­ità. Questi luoghi, queste via, queste piazze deb­bono rap­p­re­sentare un pun­to di aggregazione nel­la piena sosteni­bil­ità anche per­ché sono luoghi di res­i­den­za. Si deve inseg­nare alle gen­er­azioni future il rispet­to di questi luoghi come pat­ri­mo­nio del­la pro­pria essen­za, del­la pro­pria Comu­nità. Sostene­va il soci­ol­o­go Alberoni “quan­do la soci­età dimen­ti­ca di far rispettare le pic­cole regole non ha futuro e si innesca una dereg­u­la­tion” nel­la quale ognuno si sente autor­iz­za­to a fare ciò che gli pare. Sarà questo il nos­tro prin­ci­pio ispi­ra­tore. Dob­bi­amo edu­care le nuove gen­er­azioni al rispet­to dei luoghi in cui vivono per far ciò rite­ni­amo fon­da­men­tale real­iz­zare cam­pagne di sen­si­bi­liz­zazione nelle scuole con una pro­gram­mazione annuale. La fes­ta dell’Albero o cam­pagne di sen­si­bi­liz­zazione per una rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta di qual­ità rap­p­re­sen­tano oppor­tu­nità per l’obiettivo di instau­rare un rap­por­to costante, parte­ci­pa­ti­vo e respon­s­abile con le gio­vani gen­er­azioni. La rimozione delle scritte van­daliche sulle pareti esterne dell’aula del Con­siglio Comu­nale, l’aula Puc­ci, sarà uno delle prime inizia­tive con­di­vise con i gio­vani. Queste scritte e soprat­tut­to l’indifferenza di queste rap­p­re­sen­tano un’offesa alla cit­tà ed alla nos­tra iden­tità cul­tur­ale e stor­i­ca. Da sem­pre sono le piazze i luoghi del­lo scam­bio com­mer­ciale e con­viviale, i luoghi che rap­p­re­sen­tano la floridez­za e la bellez­za del­la cit­tà. Se Civ­i­tavec­chia vuole diventare un pun­to di rifer­i­men­to per il crocieris­mo questi luoghi deb­bono essere meglio con­ser­vati e gesti­ti dal­la pulizia alla manuten­zione. Si dovrà ele­vare il liv­el­lo di qual­ità degli inter­ven­ti manu­ten­tivi spes­so sci­at­ti, super­fi­ciali e dilun­gati nel tem­po.

  • Val­oriz­zazione pat­ri­mo­nio comu­nale come risor­sa ambi­en­tale: ter­ri­to­rio, scuole, parchi.

Il ter­ri­to­rio comu­nale possiede risorse che mer­i­tano un ulte­ri­ore val­oriz­zazione nell’ottica del­la tutela e fruibil­ità adegua­ta.

In par­ti­co­lare: costante manuten­zione e ampli­a­men­to dei parchi, verde cit­tadi­no, valide. forme di ges­tione e cura parte­ci­pa­ta.

  • La neces­sità di rimuo­vere gli inesisten­ti vin­coli di Uso Civi­co

La tutela e la val­oriz­zazione del Ter­ri­to­rio pas­sano soprat­tut­to attra­ver­so la dife­sa del­la pro­pri­età pri­va­ta. Purtrop­po, sia i civ­i­tavec­chiesi che le stesse forze politiche non si ren­dono con­to che la scure degli usi civi­ci, tra l’altro inesisten­ti, rap­p­re­sen­ta una pesante zavor­ra per la nos­tra cit­tà e non ci per­me­tte di attrarre oppor­tu­ni e nec­es­sari inves­ti­men­ti. Ques­ta situ­azione che si pro­trae ormai da 9 anni ha cre­ato for­ti dis­a­gi e dan­ni eco­nomi­ci all’intera cit­tà nonché alle famiglie coin­volte (per man­cate sur­roghe, sven­di­ta delle unità immo­bil­iari dichiarate coin­volte, oper­a­tori del mer­ca­to immo­bil­iari che han­no vis­to ridotte le medi­azioni), vin­co­lo che rimane sull’immobile, nonos­tante si uti­lizzi la cos­to­sis­si­ma pro­ce­du­ra del­la con­cil­i­azione in quan­to l’attuale Com­mis­sario si limi­ta a pro­nun­cia­re una sen­ten­za di pre­sa d’atto del­la ces­sa­ta mate­ria del con­tendere, sen­za pro­cedere alla omologazione dell’accordo tra pri­va­to ed Uni­ver­sità Agraria, come pre­vis­to dal­la legge 1766/1927. Ques­ta prob­lem­at­i­ca crea grossi dis­a­gi al Ter­ri­to­rio, infat­ti, non essendo sta­ta reg­is­tra­ta in Con­ser­va­to­ria la sen­ten­za 19/’90, ciò ha ali­men­ta­to forme e abi­tu­di­ni di cui il nos­tro Paese è cam­pi­one, alcune delle quali scon­fi­nano nel­la ille­gal­ità. I notai, per essere cer­ti di non rog­itare su ter­reni gra­vati dal vin­co­lo, chiedono una cer­ti­fi­cazione che rilas­cia la locale Uni­ver­sità Agraria, anche con un cos­to impor­tante, e questo nonos­tante le cer­ti­fi­cazioni dell’Agraria non abbiano alcun val­ore legale. Il reper­i­men­to del­la doc­u­men­tazione rel­a­ti­va alle ven­dite, effet­tuate nel 1827, dei canoni spet­tan­ti al Comune sui ter­reni del­la Ban­di­ta delle Mortelle a favore di pri­vati di fat­to supera la già men­zion­a­ta sen­ten­za, tant’è che lo stes­so Com­mis­sario, dott. Cata­lani, ha uffi­cial­iz­za­to nel ver­bale 23/2019 ed aus­pi­ca­to la “risoluzione ammin­is­tra­ti­va del­la ques­tione” tra La Regione Lazio, il Comune di Civ­i­tavec­chia e l’Università Agraria di Civ­i­tavec­chia.

Si deve ripar­tire da lì per­ché mai nes­sun sin­da­co ha dato riscon­tro uffi­ciale al sug­ger­i­men­to del Com­mis­sario. Poi, qualo­ra dovesse fal­lire quel ten­ta­ti­vo di soluzione del prob­le­ma, si dovrà pro­cedere con la cer­ti­fi­cazione del Comune, con le modal­ità che lo scrivente ha uffi­cial­mente prospet­ta­to al Sin­da­co Tedesco con l’interrogazione prot. 59314 del 14 giug­no 2023.Ci sono le con­dizioni tec­niche per­ché il Comune rilas­ci cer­ti­fi­cazioni sull’inesistenza del vin­co­lo sul­la Tenu­ta delle Mortelle e sul­la Pun­ta del Pec­o­raro, ma è nec­es­sario un Sin­da­co libero, sco­mo­do e deter­mi­na­to che provve­da in tal sen­so. Ormai non si può più riman­dare nel tem­po la ques­tione, è tem­po di deci­sioni e di prese di posizione: il Buon Gov­er­no ed il suo sin­da­co sono pron­ti ad assumer­le nell’interesse del­la Comu­nità e del­la val­oriz­zazione del pat­ri­mo­nio abi­ta­ti­vo.

Ultim’ora sug­li USI CIVICI: men­tre va in pub­bli­cazione questo pro­gram­ma sono sem­pre più insis­ten­ti le voci di una pos­si­bile pub­bli­cazione di un atto regionale che dichiari l’inesistenza degli Usi Civi­ci sul­la ex Ban­di­ta delle Mortelle; se ciò cor­rispon­derà a ver­ità sarà un fat­to molto pos­i­ti­vo ma non esaus­ti­vo! Sarebbe sta­to meglio che questo fos­se sta­ta real­iz­za­ta appe­na si fos­se inse­di­a­to, in fon­do c’erano le stesse con­dizioni e le stesse moti­vazioni di oggi, come ebbi a chiedere per­sonal­mente al gov­er­na­tore Roc­ca nel­la sua pri­ma venu­ta a Civ­i­tavec­chia. NON ILLUDETEVI ques­ta delib­era ver­rà impug­na­ta dall’Agraria e si entr­erà nuo­va­mente nel per­cor­so giudiziario fat­to di appel­li e ricor­si con i tem­pi bib­li­ci del­la gius­tizia ital­iana. Tut­to ciò evi­den­zi la neces­sità sem­pre più insis­tente di un’Amministrazione che sia libra di dis­tri­car­si in ques­ta vicen­da e di un sin­da­co che sia deter­mi­na­to e cor­ag­gioso.

  • Garan­tire la vivi­bil­ità del­la cit­tà.

Di fronte ai dis­a­gi subiti dai cit­ta­di­ni nel cam­po del­la vivi­bil­ità, fino­ra l’Amministrazione comu­nale ha gira­to la tes­ta dall’altra parte las­cian­do ad altri sogget­ti il ban­do­lo del­la matas­sa.

Sono sem­pre più insis­ten­ti le richi­este di molti res­i­den­ti come quel­li del Ghet­to o di via Thaon de Rev­el che chiedono che gli ven­ga assi­cu­ra­ta la vivi­bil­ità delle loro zone, specie nei fini set­ti­mana.

  • Isti­tuzione del­la gior­na­ta dell’ascolto del cit­tadi­no.

Nel mio pro­gram­ma è fon­da­men­tale il “ricostru­ir­ci” come COMUNITA’ tant’è che ho dichiara­to che, qualo­ra toc­casse a me guidare la cit­tà nei prossi­mi 5 anni, isti­tuirò la gior­na­ta dell’ascolto del cit­tadi­no con caden­za set­ti­manale.

  • Dis­a­gio gio­vanile e sicurez­za.

C’è bisog­no di affrontare il dis­a­gio gio­vanile che è un malessere che tutte le per­sone affrontano nel momen­to del­la tran­sizione dall’infanzia all’età adul­ta.

In  una  soci­età  come  quel­la  attuale,  in  cui  ogni  cosa  è  ques­tione  di  apparen­za  e  super­fi­cial­ità,

il dis­a­gio gio­vanile è anco­ra più inten­so e provo­ca un’intensa sof­feren­za e con­fu­sione nel­la mente di ogni sin­go­lo ado­les­cente.

  • nec­es­sario che l’Amministrazione comu­nale affron­ti la ques­tione favoren­do l’ascolto, ed il con­tat­to quo­tid­i­ano con il mon­do degli ado­les­cen­ti.
  • nec­es­sario favorire un dial­o­go ed un con­fron­to con le asso­ci­azioni spe­cial­iz­zate nel set­tore in cui il Comune si fac­cia gui­da e si cos­ti­tu­is­ca una palestra di idee che pos­sa facil­itare il dial­o­go fra il mon­do adul­to e quel­lo degli ado­les­cen­ti, attra­ver­so la migliore com­pren­sione delle prob­lem­atiche che il minore si tro­va ad affrontare in questo par­ti­co­lare peri­o­do del­la pro­pria vita.

Met­ter­e­mo a dis­po­sizione uno psi­col­o­go dei gio­vani e favorire­mo tavoli tec­ni­ci.

Con­seguente­mente pro­muover­e­mo sis­tem­ati­ca­mente dei cor­si di for­mazione per la pre­ven­zione e il con­trasto del dis­a­gio gio­vanile.

Allo stes­so tem­po agire­mo con deci­sione ver­so quei locali che con­sen­tano di fat­to la som­min­is­trazione di bevande alcol­iche ai minori.

In più creerò un tavo­lo tec­ni­co in sin­er­gia con le forze dell’ordine al fine di arginare e lim­itare i dan­ni del­la pre­oc­cu­pante esca­la­tion di crim­i­nal­ità per assi­cu­rare mag­giore sicurez­za ai cit­ta­di­ni

  • Cit­tà puli­ta: miglio­r­i­amo l’efficienza di CSP e imple­men­ti­amo il sen­so civi­co del­la cit­tad­i­nan­za.

Se inten­di­amo real­iz­zare tut­to ciò, non pos­si­amo can­di­dar­ci a inter­cettare parte del flus­so cro­ceris­ti­co con una cit­tà sporca. Dob­bi­amo miglio­rare la qual­ità del­la nos­tra cit­tà in par­ti­co­lare del­la sua pulizia. Per questo è nec­es­sario ren­dere più effi­ciente CSP (l’azienda comu­nale in house del Comune). Dob­bi­amo estir­pare quel pes­si­mo fenom­e­no per cui alcu­ni dipen­den­ti, sen­ten­dosi spal­leg­giati politi­ca­mente ren­dono meno pro­fes­sion­al­mente: le mele marce o si adeguer­an­no per con­seguire tar­get accetta­bili o ver­ran­no messe alla por­ta. Il man­age­ment va riv­is­to. Bas­ta con un con­siglio di ammin­is­trazione com­pos­to da 3 mem­bri che sa tan­to di car­roz­zone politi­co, met­ter­e­mo solo un uni­co ammin­is­tra­tore.

Ho sem­pre com­bat­tuto la mala ges­tione di quest’azienda, i civ­i­tavec­chiesi se lo ricorder­an­no, e ricorderete l’ex man­ag­er Lom­bar­di, quel­lo delle assun­zioni clien­te­lari, quel­lo che incre­men­tò le bol­lette di oltre il 30 per cen­to, quel­lo che deter­minò le con­dizioni per chiedere all’utenza anche paga­men­ti stra­or­di­nari e retroat­tivi. Ricorderete la Tia stra­or­di­nar­ia 2011 e la Tia sup­ple­ti­va 2012 (quest’ultima siamo rius­ci­ti a rispedirla al mit­tente). Ebbene, se sarò Sin­da­co potrò inter­venire per rime­di­are a tut­to ciò. Per ottenere una cit­tà puli­ta è nec­es­sario inter­venire anche sul sen­so civi­co del­la cit­tad­i­nan­za che va sti­mo­la­to con cam­pagne di sen­si­bi­liz­zazione pro­mozion­ali ed infor­ma­tive ma anche con una mira­ta attiv­ità sanzion­a­to­ria. E’ una grossa respon­s­abil­ità ma si può fare molto meglio di quel­lo che si è vis­to fino­ra, bas­ta cred­er­ci.

  • Cimi­teri: ridare ad essi la dig­nità che mer­i­tano

Nec­es­sario ridare dig­nità a questi luoghi sac­ri a par­tire dal­la ges­tione ordi­nar­ia. Il Cimitero vec­chio ha bisog­no di inter­ven­ti infra­strut­turali, com­pat­i­bil­mente con le disponi­bil­ità eco­nomiche dell’Ente, si cercherà di pot­er garan­tire questi inter­ven­ti. Sarà nos­tro pre­cipuo impeg­no dare atten­zione alle seg­nalazioni degli uten­ti di vario genere e con­sen­tire quelle pic­cole richi­este come ad esem­pio l’apertura antic­i­pa­ta specie nel peri­o­do esti­vo che è sta­ta fino­ra inascolta­ta.

  • Mer­ca­to di Piaz­za Regi­na Margheri­ta

Il Mer­ca­to di Piaz­za Regi­na Margheri­ta è uno di quei luoghi iden­ti­fica­tivi del­la nos­tra Comu­nità. Ogni ammin­is­trazione deve sostenere ed impeg­nar­si per la sua pro­mozione e per ren­der­la adegua­ta con i tem­pi pur nel rispet­to del­la sua tradizione. Sul­la Piaz­za Regi­na Margheri­ta è investi­ta da una pro­gram­mazione del­la prece­dente ammin­is­trazione Tedesco che ne pregiu­di­ca le fun­zion­al­ità.

Lim­i­ta­ta dai det­ta­mi del ban­do PNRR la riqual­i­fi­cazione del­la Piaz­za rischia seri­amente di non essere fun­zionale alle esi­gen­ze degli oper­a­tori.

Nell’ambito di una revi­sione ulte­ri­ore che ha sta­bil­i­to la stes­sa ammin­is­trazione Tedesco abbi­amo uffi­cial­iz­za­to la nos­tra disponi­bil­ità ed il nos­tro con­trib­u­to ma non è segui­to alcun riscon­tro. Di segui­to la nos­tra mis­si­va:

Inve­stire sul­la tran­sizione ver­so un nuo­vo mod­el­lo di svilup­po sosteni­bile a liv­el­lo ambi­en­tale è una pri­or­ità per la soprav­viven­za del piane­ta e deve quin­di diventare un obi­et­ti­vo strate­gi­co per il pre­sente e il futuro del­la nos­tra cit­tà, così da las­cia­re nelle mani delle nuove gen­er­azioni un futuro in cui pro­gres­so e ambi­ente pos­sano con­vi­vere in armo­nia.

Questo sarà il prin­ci­pio ispi­ra­tore delle politiche del ter­ri­to­rio per Civ­i­tavec­chia: pro­poni­amo dunque, che ven­ga adot­ta­to il mod­el­lo delle cosid­dette cit­tà intel­li­gen­ti, o Smart Cities.

Da qui dob­bi­amo par­tire per cam­biare il par­a­dig­ma di svilup­po e rag­giun­gere un nuo­vo l’equilibrio tra le attiv­ità umane e il con­sumo delle risorse del ter­ri­to­rio, nel pre­sente e in futuro. Occorre quin­di riprog­ettare il ter­ri­to­rio sec­on­do questi gran­di temi.

  • Mobil­ità sosteni­bile

Una cit­tà sul mare che ha un por­to impor­tante come il nos­tro non può non avere un piano di mobil­ità sosteni­bile costru­ito sulle esi­gen­ze di sposta­men­to degli uten­ti, sia res­i­den­ti che tur­isti, per ridurre l’inquinamento da traf­fi­co e miglio­rare la qual­ità del­la vita. Un ripen­sa­men­to delle modal­ità di sposta­men­to pos­si­bili, con la real­iz­zazione di piste cicla­bili, facili scam­bi inter­modali bus-treno-nave e un aumen­to com­p­lessi­vo dell’offerta. Si deve prevedere anche un Piano parcheg­gi adegua­to all’attuale neces­sità, si può e si deve aumentare l’offerta. Se oltre all’offerta attuale che rimar­rebbe nelle stesse con­dizioni di fruizione pot­er real­iz­zare un parcheg­gio sot­ter­ra­neo nell’aree dell’attuale parcheg­gio in super­fi­cie dell’angolo via Etruria e via Leopoli, l’ex area del cam­po sporti­vo Pala gram­mati­co ed il campet­to di bas­ket pos­sono rap­p­re­sentare un inter­es­sante oppor­tu­nità per aumentare l’offerta del­la sos­ta anche per i res­i­den­ti nel­la fas­cia a ridos­so del cen­tro stori­co. Così come all’Ospedale S. Pao­lo, oltre agli attuali stal­li, che rimar­reb­bero con le stesse modal­ità di fruizione, ver­i­fi­care la pos­si­bil­ità di pot­er aumentare l’offerta per­me­t­ten­do soluzioni inte­grate. Le poten­zial­ità e le idee ci sono; i cit­ta­di­ni, con il loro con­sen­so, pos­sono per­me­t­ter­ci di real­iz­zarle per miglio­rare Civ­i­tavec­chia e la qual­ità del­la vita dei civ­i­tavec­chiesi.

  • Inter­ven­ti di tutela ambi­en­tale e

o Incen­ti­vazione allo svilup­po delle energie rin­nov­abili. La nos­tra pro­pos­ta ammin­is­tra­ti­va vede la redazione di un Piano Ener­geti­co Comu­nale che affron­ti il tema del­la pro­duzione di ener­gia rin­nov­abile nel nos­tro ter­ri­to­rio. Tra le ipote­si che si affron­ter­an­no in quel­la sede, la val­u­tazione di aree idonee per tale final­ità e la pos­si­bil­ità di creare mec­ca­n­is­mi incen­ti­van­ti e soprat­tut­to facil­i­tazioni ammin­is­tra­tive per tut­ti col­oro che vor­ran­no tran­sitare ver­so scelte di rin­nov­abili a impat­to zero per l’ambiente oltre che a bol­let­ta zero per i costi.

o Sosteg­no alla cos­ti­tuzione delle Comu­nità Ener­getiche. Le comu­nità ener­getiche sono una coal­izione di uten­ti che, tramite la volon­taria ade­sione ad un con­trat­to, col­lab­o­ra­no con l’obiettivo di pro­durre, con­sumare e gestire l’energia attra­ver­so uno più impianti ener­geti­ci locali. Questo è un con­cet­to ampio che iden­ti­fi­ca una vari­età di espe­rien­ze com­pren­den­ti comu­nità di inter­es­si e comu­nità di luo­go che con­di­vi­dono lo svilup­po di un prog­et­to per la pro­duzione di ener­gia rin­nov­abile e i ben­efi­ci eco­nomi­ci e sociali che ne derivano. Decen­tra­men­to e local­iz­zazione del­la pro­duzione ener­get­i­ca sono i prin­cipi su cui si fon­da una comu­nità ener­get­i­ca che, attra­ver­so il coin­vol­gi­men­to di cit­ta­di­ni, attiv­ità com­mer­ciali e imp­rese del ter­ri­to­rio, risul­ta in gra­do di pro­durre, con­sumare e scam­biare ener­gia in un’ottica di auto­con­sumo e col­lab­o­razione. Il con­cet­to di auto­con­sumo si riferisce alla pos­si­bil­ità di con­sumare in loco l’energia prodot­ta da un impianto di gen­er­azione locale per far fronte ai pro­pri fab­bisog­ni ener­geti­ci.

Effi­cien­ta­men­to ener­geti­co per edilizia e illu­mi­nazione pub­bli­ca.

o Più alberi a Civ­i­tavec­chia. Dob­bi­amo favorire la piantu­mazione di nuove essen­ze arboree nel­la nos­tra cit­tà. Gli alberi sono fon­da­men­tali per l’ecosistema, ci sono alberi che pos­sono abbat­tere l’inquinamento. Il Prog­et­to del Buon Gov­er­no agirà per edu­care soprat­tut­to le nuove gen­er­azioni al rispet­to del­la Natu­ra e dei luoghi in cui vivono e quin­di del­la cit­tà; in questo l’istituzione del­la Fes­ta dell’Albero dovrà essere un appun­ta­men­to caden­za­to e parte­ci­pa­to con le scuole cit­ta­dine.

o Rior­ga­niz­zazione dell’Osservatorio Ambi­en­tale, che diven­terà una strut­tura snel­la e capace di real­iz­zare un quadro aggior­na­to e reale sul­la qual­ità ambi­en­tale dell’aria ora che, sul ter­ri­to­rio, di fat­to, non è più oper­a­ti­va la cen­trale di Torre Val­dali­ga Nord sep­pure la sua dis­mis­sione sia sta­ta sanci­ta per il 1° gen­naio 2026. Ques­ta anal­isi dovrà fornir­ci tutte quelle mis­ure per ren­dere più sosteni­bile lo sca­lo marit­ti­mo e la mobil­ità urbana.

CIVITAVECCHIA POLO DI ATTRAZIONE IMPRENDITORIALE, CULTURALE E TURISTICO

Vogliamo che la nos­tra cit­tà sia un catal­iz­za­tore di inno­vazione, capace di offrire con­testo favorev­ole all’imprenditorialità e allo svilup­po. Vogliamo che Civ­i­tavec­chia dia a tut­ti la pos­si­bil­ità di real­iz­zare le pro­prie ambizioni e le pro­prie idee e che sia in gra­do, come soci­età, di trarre ben­efi­cio dall’investimento sui gio­vani tal­en­ti per sostenere il pro­gres­so cul­tur­ale, sociale e tur­is­ti­co nel breve, medio e lun­go peri­o­do.

Svilup­po.

Nonos­tante la favorev­ole posizione geografi­ca del­la nos­tra cit­tà, nonos­tante i mil­ioni di cro­ceristi che vi giun­gono, i nos­tri gio­vani sono costret­ti a migrare alla ricer­ca di un pos­to di lavoro, molti di loro nel nord Italia, ma anche all’estero.

  • ora di inver­tire ques­ta ten­den­za, le poten­zial­ità ci sono: lavo­riamo e cer­chi­amo di imp­ie­gare tutte le forze in gio­co e i pun­ti a nos­tro favore. Il pri­va­to non è un nemi­co ma qual­si­asi inizia­ti­va deve essere equi­li­bra­ta con la capac­ità del Ter­ri­to­rio di assor­bire nuove attiv­ità.

Ripor­ti­amo qui la pro­pos­ta avan­za­ta dall’Arch. Rossana Cor­ra­do che, in caso di vit­to­ria elet­torale del­la Lista

Prog­et­to del Buon Gov­er­no, assumerà la car­i­ca di Asses­sore all’Urbanistica.

Il rilan­cio del­la “Cit­tà del mare” par­tendo dal­la Zona Logis­ti­ca Sem­pli­fi­ca­ta.

Le Zone Logis­tiche Sem­plifi­cate sono pre­viste dal­la legge n. 205 del 27 dicem­bre 2017 (Legge di Bilan­cio 2018), art. 1 com­mi 61–65, al fine di creare con­dizioni favorevoli allo svilup­po di nuovi inves­ti­men­ti nelle aree por­tu­ali delle regioni più svilup­pate, ossia che inclu­dano almeno un’area por­tuale com­pre­sa nel­la rete transeu­ro­pea dei trasporti (TEN‑T).

Il 30 otto­bre 2018 la Regione Lazio delib­era l’avvio dell’iter ammin­is­tra­ti­vo per l’elaborazione del­la pro­pos­ta di Zona Logis­ti­ca Sem­pli­fi­ca­ta rel­a­ti­va­mente alle aree por­tu­ali e retro­por­tu­ali di Civ­i­tavec­chia, Fiu­mi­ci­no e Gae­ta, gestite dall’Autorità di Sis­tema Por­tuale del Mar Tir­reno Cen­tro Set­ten­tri­onale.

Con l’emanazione del­la Delib­er­azione di Giun­ta Regionale n. 40 del 08/02/2022, viene val­i­da­ta la “Pro­pos­ta di isti­tuzione del­la Zona Logis­ti­ca Sem­pli­fi­ca­ta (ZLS). Approvazione del Piano di Svilup­po Strate­gi­co”, che col­le­ga 29 comu­ni dell’entroterra laziale con le realtà por­tu­ali di Civ­i­tavec­chia, Fiu­mi­ci­no e Gae­ta.

Per anni si res­ta in atte­sa del decre­to attua­ti­vo del­la Legge di Bilan­cio 2018 che final­mente ver­rà emana­to il mese scor­so e pub­bli­ca­to in Gazzetta Uffi­ciale n. 77 di mart­edì 2 aprile 2024. Si trat­ta del Decre­to del Pres­i­dente del Con­siglio dei Min­istri 4 mar­zo 2024, n. 40, recante “Rego­la­men­to di isti­tuzione di Zone logis­tiche sem­plifi­cate (ZLS) ai sen­si dell’articolo 1, com­ma 65, del­la legge 27 dicem­bre 2017, n. 205”.

Il provved­i­men­to con­tiene la dis­ci­plina per l’istituzione e la ges­tione delle Zone Logis­tiche Sem­plifi­cate (ZLS) nonché talune norme speci­fiche in mate­ria edilizio-urban­is­ti­ca.

E, ovvi­a­mente, vor­rei con­cen­trare la mia atten­zione pro­prio su queste ultime.

Innanz­i­tut­to, è bene chiarire che la ZLS non può com­pren­dere zone res­i­den­ziali e che l’inserimento di una qual­si­asi area all’interno del­la ZLS non ne altera in alcun modo lo sta­tus urban­is­ti­co: non con­ferisce alla stes­sa il carat­tere di dema­nial­ità, né incide sulle des­ti­nazioni d’uso pre­scritte dagli stru­men­ti urban­is­ti­ci.

Tut­tavia, talune sem­pli­fi­cazioni sono introdotte dall’art. 12 del DPCM, che prevede pro­ce­dure sem­plifi­cate di rilas­cio dei titoli abil­i­ta­tivi. Infat­ti, i prog­et­ti iner­en­ti alle attiv­ità eco­nomiche ovvero all’insediamento di attiv­ità indus­tri­ali, pro­dut­tive e logis­tiche all’interno del­la ZLS, che non sono sogget­ti a Seg­nalazione Cer­ti­fi­ca­ta di Inizio d’Attività o a Comu­ni­cazione Inizio Lavori Assev­er­a­ta, dovran­no, d’ora in poi, essere sot­to­posti ad Autor­iz­zazione Uni­ca, nel rispet­to delle nor­ma­tive vigen­ti in mate­ria di Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale. L’Autorizzazione

Uni­ca, ove nec­es­sario, può cos­ti­tuire vari­ante “auto­mat­i­ca” non soltan­to agli stru­men­ti urban­is­ti­ci ma anche ai piani ter­ri­to­ri­ali, ad eccezione di quel­lo pae­sag­gis­ti­co, in virtù dell’importanza pri­maria dell’interesse da esse tute­la­to.

In gen­erale, l’istituzione del­la ZLS per­me­t­terà di dare avvio ad una pro­gram­mazione d’insieme sot­to il pro­fi­lo infra­strut­turale e trasportis­ti­co in gra­do di sta­bilire una forte inter­con­nes­sione tra i por­ti e i Comu­ni interni, aumen­tan­do così la capac­ità di attrazione di inves­ti­men­ti, la cresci­ta del­la com­pet­i­tiv­ità delle imp­rese locali e anche nuove oppor­tu­nità occu­pazion­ali.

In par­ti­co­lare, per la cit­tà di Civ­i­tavec­chia si aprono i seguen­ti sce­nari strate­gi­ci:

  • svilup­pare nuovi inves­ti­men­ti da parte delle pic­cole e medie imp­rese locali in vari set­tori di rifer­i­men­to dell’economia locale, come ad esem­pio i servizi per la nau­ti­ca da dipor­to e la cantieris­ti­ca navale;
  • atti­vare le azioni infra­strut­turali e fun­zion­ali nec­es­sarie per­ché il ter­ri­to­rio acqui­sis­ca un ruo­lo logis­ti­co-infra­strut­turale cen­trale all’interno dei flus­si di trasporto di mer­ci e passeg­geri al liv­el­lo locale, nazionale ed inter­nazionale;
  • ricostru­ire un’identità “marit­ti­ma” adegua­ta al suo svilup­po costiero, in gra­do di pro­durre sin­er­gia tra aree costiere ed aree interne, con­net­ten­do effi­cace­mente il ter­ri­to­rio inter­es­sato e cre­an­do tutte quelle sin­ergie isti­tuzion­ali, impren­di­to­ri­ali e di servizio utili alla carat­ter­iz­zazione di Civ­i­tavec­chia come “Cit­tà del mare” che sul mare e dal mare può fon­dare una parte ril­e­vante del pro­prio svilup­po eco­nom­i­co ed occu­pazionale, a com­in­cia­re dal­la Blue Econ­o­my.

Crocieris­mo.

Dob­bi­amo costru­ire un pac­chet­to di pro­poste per cer­care di fer­mare parte dei cro­ceristi nel­la nos­tra cit­tà. Tra quelle pos­si­bili, il sito arche­o­logi­co Terme di Tra­iano rap­p­re­sen­ta sicu­ra­mente una ghiot­ta oppor­tu­nità. Dob­bi­amo ren­der­lo più appetibile e più fruibile; inoltre real­iz­zare un teatro all’aperto in prossim­ità può cos­ti­tuire un pun­to di parten­za accat­ti­vante, abbinan­do la pro­pos­ta delle recen­ti scop­erte arche­o­logiche del sito del­la Scaglia.

Terme.

Se n’è tan­to par­la­to, se n’è tan­to dis­cus­so ma ogni inizia­ti­va è sem­pre fal­li­ta. Noi favorire­mo ed invoglier­e­mo qual­si­asi inizia­ti­va pri­va­ta e seria del set­tore. La qual­ità delle nos­tre acque ter­mali e l’enorme flus­so cro­ceris­ti­co può atti­rare inves­ti­men­ti sul nos­tro ter­ri­to­rio. Noi non met­ter­e­mo alcu­na zavor­ra a pri­vati seri che vogliono inve­stire nel set­tore ma rap­p­re­sentare la val­oriz­zazione di una risor­sa a scopo tur­is­ti­co e di svilup­po eco­nom­i­co del­la cit­tà, non approver­e­mo nes­sun fal­so inves­ti­men­to che ha, invece, final­ità di costru­ire res­i­den­ze.

Aree stori­co-arche­o­logiche.

Il sito arche­o­logi­co Terme di Tra­iano rap­p­re­sen­ta una realtà utile se oppor­tu­na­mente val­oriz­za­ta e resa fruibile, ad esem­pio real­iz­zan­do un teatro all’aperto con scene viven­ti dell’epoca romana. I costi? Con­tribuirò in tut­to od in parte con lo stipen­dio da Sin­da­co. Dob­bi­amo real­iz­zare un pac­chet­to di offerte per i cro­ceristi l’utilizzo del sito arche­o­logi­co Terme di Tra­iano rap­p­re­sen­ta la pun­ta di dia­mante di questo pac­chet­to.

 

SERVIZI, INNOVAZIONE, GIOVANI

Vogliamo ren­dere Civ­i­tavec­chia com­pet­i­ti­va dal pun­to di vista dei servizi pub­bli­ci, in par­ti­co­lare del­la pub­bli­ca ammin­is­trazione, puntare all’innovazione come stru­men­to di ogni ambito, dare spazio ai gio­vani per per­me­t­tere loro di impeg­nar­si, avvic­i­nar­si, incidere sul nos­tro ter­ri­to­rio.

Si inter­ver­rà sul­la infor­ma­tiz­zazione com­ple­ta dei servizi for­ni­ti dal­la pub­bli­ca ammin­is­trazione, agevolan­do l’accessibilità da parte degli uten­ti e la sem­plic­ità nel­la ges­tione ammin­is­tra­ti­va dei pro­ced­i­men­ti. Rite­ni­amo fon­da­men­tale che i gio­vani si avvicini­no alla vita ammin­is­tra­ti­va del­la cit­tà. In Italia, i gio­vani che non parte­ci­pano alla vita polit­i­ca sono in aumen­to. Il report 2020 dell’Istat seg­nala infat­ti che la man­can­za di parte­ci­pazione gen­erale nei con­fron­ti dei temi politi­ci riguar­da cir­ca il 30% dei gio­vani tra i 18 e i 34 anni, dieci pun­ti per­centu­ali in più rispet­to al 2014. Se poi si guar­da alla fas­cia com­pre­sa fra i 14 e i 18 anni, il dato attuale sfio­ra invece il 50% con­tro il 40% del 2014.

Sen­ti­amo l’esigenza di riv­i­tal­iz­zare il ruo­lo dei gio­vani all’interno del con­testo del nos­tro ter­ri­to­rio.

Questo sig­nifi­ca non solo fornire loro un nuo­vo spazio di dial­o­go e di coin­vol­gi­men­to all’interno dei pro­ces­si deci­sion­ali delle isti­tuzioni, ma soprat­tut­to favorire questo coin­vol­gi­men­to attra­ver­so stru­men­ti inno­v­a­tivi che per­me­t­tano di appas­sion­arli all’impegno comune, ren­den­doli cit­ta­di­ni più con­sapevoli e respon­s­abili del domani. Cre­di­amo forte­mente che pro­muo­vere atti­va­mente una cul­tura polit­i­ca del­la parte­ci­pazione sia il pri­mo pas­so per edu­care i gio­vani all’importanza dell’impatto del sin­go­lo sull’intera comu­nità. Vogliamo per­me­t­tere ai gio­vani di far valere le pro­prie idee, man­te­nen­do un atteggia­men­to costrut­ti­vo e col­lab­o­ra­ti­vo ma soprat­tut­to con­sapev­ole.

  • Edu­cazione civi­ca dig­i­tale. Adottare una “piattafor­ma per l’insegnamento dell’educazione civi­ca” riv­ol­ta alla cit­tad­i­nan­za, con un focus speci­fi­co per le tem­atiche del nos­tro ter­ri­to­rio.
  • Mini pub­lic. Creare un mec­ca­n­is­mo inno­v­a­ti­vo e lungimi­rante per favorire conc­re­ta­mente il coin­vol­gi­men­to dei gio­vani in un impeg­no pub­bli­co. Pro­poni­amo dunque l’istituzione di un “mini-pub­lic” volto a coin­vol­gere 25 gio­vani (dai 14 ai 25 anni) per dis­eg­nare un’agenda di pri­or­ità per il ter­ri­to­rio e rac­co­man­dazioni con un rel­a­ti­vo piano d’azione con­di­vi­so sul ter­ri­to­rio
  • Aper­tu­ra di uno sportel­lo per il sosteg­no e assis­ten­za per i cit­ta­di­ni stranieri, riv­olto a chi ha dif­fi­coltà con la lin­gua ital­iana. Si trat­ta di offrire un vero e pro­prio pun­to di rifer­i­men­to anche per il dis­bri­go di pratiche buro­cratiche, un pun­to di ascolto che sap­pia ind­i­riz­zare agli uffi­ci pre­posti e conoscere i dirit­ti cos­ti­tuzion­ali.
  • Gio­co e sport

PERSONE

Negli ulti­mi anni si è assis­ti­to a un cres­cente divario tra le due clas­si di bisog­ni: una a favore di una con­cezione del­la per­sona come homo œco­nom­i­cus (cioè, che ambisce ad ottenere il mas­si­mo benessere per sé stes­so) e quel­la, più altru­ista, che mette in sec­on­do piano i bisog­ni legati alla sfera pri­va­ta. Le gio­vani gen­er­azioni vogliono trovare un nuo­vo equi­lib­rio per una con­cezione che pon­ga al cen­tro la per­sona nel­la sua glob­al­ità.

Ciò sig­nifi­ca riconoscere il dirit­to di cias­cuno, sen­za dis­tinzione di genere, alla pro­pria val­oriz­zazione e real­iz­zazione, tan­to a liv­el­lo pro­fes­sion­ale quan­to per­son­ale.

Inoltre, è nec­es­sario impeg­nar­si per garan­tire politiche che assi­curi­no una gen­i­to­ri­al­ità più inclu­si­va e per assi­cu­rare un sup­por­to abi­ta­ti­vo, soprat­tut­to alle fasce più deboli e lad­dove il mer­ca­to immo­bil­iare è più dif­fi­cile. In par­ti­co­lare, devono essere garan­tite tutte le forme di sup­por­to alle situ­azioni di dis­a­gio, di povertà, di dis­abil­ità per­ché la nos­tra Cit­tà sia real­mente inclu­si­va e val­orizzi ogni suo cit­tadi­no.

Area anziani e dis­abili.

Par­ti­co­lare atten­zione ver­rà riv­ol­ta alle per­sone anziane e/o dis­abili, sia nell’ottica del sosteg­no ad una delle fasce di popo­lazione più frag­ile sia nell’ottica del sosteg­no al care­giv­er. Per­tan­to, ver­ran­no poten­ziati i servizi per facil­itare gli inter­ven­ti a sosteg­no e assis­ten­za degli anziani pres­so il pro­prio domi­cilio.

Area famiglie con minori.

Poten­zi­a­men­to dei servizi di assis­ten­za educa­ti­va domi­cil­iare, psi­coter­apia per famiglie e ado­les­cen­ti, sosteg­no alla gen­i­to­ri­al­ità, incon­tri pro­tet­ti, sportel­lo di ascolto nelle scuole, ludote­ca comu­nale e cen­tri estivi, con­tribu­ti eco­nomi­ci, riu­nioni in equipe mul­ti­dis­ci­pli­nari con gli attori isti­tuzion­ali, sup­por­to psi­co­logi­co per la ges­tione dei casi com­p­lessi.

Area povertà.

L’amministrazione comu­nale dovrà stare vici­no a chi ha queste dif­fi­coltà. Sarà dif­fi­cile pot­er rispon­dere a tutte queste esi­gen­ze di povertà anche per­ché la chiusura del­la cen­trale di Torre Val­dali­ga nord che non è sta­ta accom­pa­g­na­ta da un adegua­to “phase out” met­terà in grosse crisi molti nuclei famil­iari. La scelta del nos­tro can­dida­to a sin­da­co di rimet­tere nelle tasche dei civ­i­tavec­chiesi tut­to lo stipen­dio da Sin­da­co, nel­lo speci­fi­co è sta­ta pre­vista una misura men­sile con il quale si inten­dono fron­teggia­re le neces­sità improvvise di sin­goli o nuclei famil­iari che non sono inser­i­ti in un per­cor­so di sosteg­no dei servizi sociali. Si è con­sapevoli che tut­to ciò non basterà a sod­dis­fare tutte le esi­gen­ze ma almeno rien­tra in quell’ottica di una Polit­i­ca che vuole essere vic­i­na alla gente, che vuole recu­per­are un rap­por­to dei cit­ta­di­ni con la Polit­i­ca. Siamo altret­tan­to con­sapevoli che per fron­teggia­re queste crisi e soprat­tut­to quel­la che deriverà dal­la chiusura del­la cen­trale di Torre Val­dali­ga nord sia nec­es­sario una polit­i­ca di Buon Gov­er­no fat­ta con sogget­ti com­pe­ten­ti e con espe­rien­ze di vita pos­i­tive.

INVESTIMENTI

Uffi­cio politiche europee

Per real­iz­zare i nos­tri obi­et­tivi abbi­amo bisog­no di risorse e l’Europa mette a dis­po­sizione oppor­tu­nità e fon­di aggred­i­bili parte­ci­pan­do ai ban­di di finanzi­a­men­to. Per ottenere risul­tati è nec­es­sario par­tire dal­la cos­ti­tuzione di un uffi­cio Europa, anche modesto, con un Asses­so­ra­to di rifer­i­men­to che con­sen­ta la costruzione di part­ne­r­iati, reti isti­tuzion­ali e strate­gie per essere vin­cen­ti. I fon­di europei ed il PNRR rap­p­re­sen­tano una fonte di finanzi­a­men­to ester­na fon­da­men­tale per il bilan­cio dell’Ente, vin­co­la­ta alla redazione di prog­et­ti coer­en­ti con le linee di manda­to del Sin­da­co e con i Piani e i Pro­gram­mi approvati dall’Amministrazione. I risul­tati si otten­gono tut­tavia met­ten­do a dis­po­sizione com­pe­ten­za ed espe­rien­za nel set­tore.

ECONOMIA CIRCOLARE

Civ­i­tavec­chia: pri­ma ed uni­ca cit­tà in Italia con un cor­so di lau­rea magis­trale sull’economia cir­co­lare, pres­so la sede civ­i­tavec­chiese dell’Università del­la Tus­cia. Por­ti­amo i prin­cipi di cir­co­lar­ità dai banchi e dal­la ricer­ca uni­ver­si­taria alla nos­tra cit­tà, con il sup­por­to delle nuove gen­er­azioni più sen­si­bili e con­sapevoli sui temi ambi­en­tali

  • Civ­i­tavec­chia come emble­ma di una10 min city cir­co­lare (dove è incen­ti­va­to l’andare a pie­di, o in bici per rag­giun­gere tut­ti i servizi di pri­ma neces­sità in mas­si­mo 10 min).
  • Creazione di una cir­cu­lar city road map per avviare Civ­i­tavec­chia ver­so una vera e conc­re­ta tran­sizione ad una cit­tà cir­co­lare
  • Benessere sociale
    • Creazione di cen­tri dias­colto all’interno dei repair cafés dove i cit­ta­di­ni pos­sano con­seg­nare seg­nalazioni di vario tipo, da portare men­sil­mente ai con­sigli comu­nali e asseg­narle ai fun­zionari incar­i­cati. Inizia­ti­va da pro­porre anche sot­to­for­ma dig­i­tale
  • Pre­ven­zione rifiu­ti
    • raf­forza­men­to, instal­lazione e dig­i­tal­iz­zazione (pre­sa appun­ta­men­ti per depos­i­to, cat­a­logazione e ritiro mer­ci) dei cen­tri di riu­so e rici­clo
    • pre­sen­tazioni in tutte le scuole ele­men­tari medie e supe­ri­ori del ciclo dei rifiu­ti e del­la loro ger­ar­chia e pre­ven­zione (Piramide dei rifiu­ti- Diret­ti­va 2008/98/CE) tramite incon­tri almeno bimes­trali
    • inclu­sione cit­tad­i­na: attiv­ità didat­tiche con bam­bi­ni e gen­i­tori per incor­po­rare nel­la vita quo­tid­i­ana i prin­cipi dell’economia cir­co­lare.
    • Accor­di obbli­ga­tori con tutte le strut­ture ricettive e ris­tora­tive del­la cit­tà per con­seg­nare il sur­plus del cibo ad asso­ci­azioni ad hoc o incen­ti­vare all’utilizzo di app appo­site.
    • Incen­ti­vare negozi ali­men­ta­ri all’iscrizione e all’ uti­liz­zo dell’app Too Good To Go o sim­ili
    • Gui­da al cit­tadi­no ver­so un con­sumo più sosteni­bile e con meno sprechi (clas­si e lab­o­ra­tori per il riu­so di scar­ti ali­men­ta­ri, il riu­so e rici­clo di vari prodot­ti non più uti­liz­za­ti e che rap­p­re­sen­tano un accu­mu­lo di rifiu­ti nelle case cit­ta­dine)
    • Aper­tu­ra di repair cafés: pun­ti di incon­tro comu­ni­tario dove pot­er portare ed impara­re ad aggiu-stare ogget­ti di vario tipo.
    • Questo aiuterebbe a rein­stal­lare i vec­chi mestieri del­la tradizione ital­iana legati all’artigianato
    • Creazione di nuovi posti lavo­ra­tivi oltre che istru­ire una gen­er­azione più atten­ta al con­sumo con­sapev­ole.
    • Richi­amo dei pen­sion­ati arti­giani ital­iani che han­no anco­ra tante com­pe­ten­ze e conoscen­ze da trasmet­tere
    • Creazione di banche/librerie dei mate­ri­ali
    • Creazione di librerie per l’affitto di stru­men­ti di vario genere (parte di un’iniziativa più grande sul ridurre il pos­ses­so di ogget­ti ed uti­liz­zarli come servizio)
    • Sosteg­no a favore di aziende che includono prin­cipi di cir­co­lar­ità e che ven­dono i pro­pri prodot­ti sen­za pack­ag­ing
    • Instal­lazione cen­tri di rac­col­ta bat­terie e bot­tiglie di vetro e plas­ti­ca con modal­ità vuo­to a ren­dere in/accanto ogni super­me­r­ca­to (di grandez­za supe­ri­ore a 200 mq) con buoni spendibili imme­di­a­ta-mente in qual­si­asi super­me­r­ca­to.
    • Instal­lazione di svari­ate fontane per riem­pire pro­prie bor­rac­ce
    • Incen­tivi all’acquisto di bor­rac­ce, bic­chieri, con­teni­tori e tazz­ine da caf­fè da uti­liz­zare nei pun­ti ven­di­ta (questo diminuirebbe i con­teni­tori monouso per il take-away nei ris­toran­ti e pun­ti di ri-storo, i bic­chieri­ni dei caf­fè mono-uso dei bar, le bot­tigli­ette di plas­ti­ca ecc.)
  • Pro­mozione di sis­te­mi di pulizia del­la cit­tà a cari­co dei cit­ta­di­ni (ex: aumen­to cos­to delle sigarette e con­seg­na dei mozzi­coni in cam­bio di un incen­ti­vo economico/sociale)
  • Sosteg­no per l’introduzione in pun­ti ven­di­ta ali­men­ta­ri di ali­men­ti bio­logi­ci, sen­za pack­ag­ing e con basse impronte ambi­en­tali.
  • Creazione di comu­nità Ener­getiche ed Ali­men­ta­ri Resili­en­ti (CEAR):
    • Uti­liz­zo di ter­reni dismes­si per creare CSA (Comu­nità Sosteg­no Agri­coltura ) — aziende agri­cole col­let­tive              con               l’integrazione               di               sis­te­mi                                 di                   agro-voltaico.
    • Van­tag­gi
  • Lab­o­ra­tori di for­mazione per riportare le conoscen­ze del suo­lo alla comu­nità (miglio­ra-men­to del benessere fisi­co e psi­co­logi­co)
  • Istruzione gio­vani gen­er­azioni
  • Creazione sen­so comu­ni­tario e di aggregazione
  • Auto­suf­fi­cien­za ali­menta­re
  • Risparmio eco­nom­i­co

  • Ritorno al buon cibo, sano, a km zero
  • o  Uti­liz­zo              di           strut­ture            dismesse            per                                    colti­vazioni                    in                          idro­pon­i­ca.
 

Van­tag­gi

  • Auto­suf­fi­cien­za ali­menta­re
  • Risparmio eco­nom­i­co (con­tain­er assim­i­l­abili a ter­reni agri­coli con tas­sazione ridot­ta gra­zie al CdM del 30/04/2024 per la rifor­ma fis­cale sui red­di­ti dei ter­reni)
  • Ritorno al buon cibo, sano, a km zero con un incre­men­to notev­ole dei nutri­en­ti for­ni­ti al cor­po, rispet­to alle cul­ture tradizion­ali
  • Risparmio idri­co oltre 90%
  • Instal­lazione dell’agri voltaico con com­bi­nazione di agri­coltura tradizionale e cul­ture fuori suo­lo
  • Creazione di un’agricoltura car­bon neg­a­tive che pos­sa decar­boniz­zare il set­tore agri­co­lo del­la zona (non solo di Civ­i­tavec­chia) e favorire lo stoccag­gio di CO2 nel suo­lo.

  • Fon­di e sup­por­to per l’implementazione
    • Iscrizione alla com­pe­tizione annuale di Comu­ni Rici­cloni

  • Creazione di un dipar­ti­men­to lega­to alle inizia­tive di econo­mia cir­co­lare con:
    • Pre­sen­za costante e atti­va sui social,
  • cam­pagne mirate all’attirare nuovi finanzi­a­men­ti per portare avan­ti risul­tati tan­gi­bili
  • Pre­sen­tazione e aggior­na­men­ti costan­ti su nuove pos­si­bil­ità di finanzi­a­men­ti europei e non, per attiv­ità legate all’economia cir­co­lare e alla sosteni­bil­ità ambi­en­tale.
  • Avviare i con­tat­ti con il Euro­pean Envi­ron­men­tal Bureau ed il loro Cir­cu­lar City Cen­tre (sup­por­to gra­tu­ito alle munic­i­pal­ità locali inter­es­sati alla tran­sizione cir­co­lare)
  • Iscrizione alla com­pe­tizione EU Mis­sion Label
  • Iscrizione ai tavoli di lavoro ital­iani dell’ICESP (Ital­ian Cir­cu­lar Econ­o­my Stake­hold­er Plat­form) gesti­to dall’ENEA
  • Iscrizione ai tavoli di lavoro europei e dell’OECD (Organ­i­sa­tion for Eco­nom­ic Co-oper­a­tion and Devel­op­ment)
  • Iscrizione e parte­ci­pazione alla inizia­ti­va del­la Com­mis­sione Euro­pea Cir­cu­lar Cities and Regions Inia­tive (CCRI).
  • Con­trol­li per il man­ten­i­men­to del deco­ro del­la cit­tà
  • Aumen­to con­trol­li da parte delle forze dell’ordine per imple­mentare sanzioni ammin­is­tra­tive pe-cuniarie sull’ abban­dono dei rifiu­ti (inclusi mozzi­coni di sigarette, con­teni­tori vuoti per bevande e faz­zo­let­ti di car­ta)
  • Creazione di zone appo­site per i fuma­tori (soprat­tut­to in luoghi pub­bli­ci come stazioni, parchi, ecc.)
  • Instal­lazione dei ces­ti­ni intel­li­gen­ti per la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta dei rifiu­ti nel cen­tro stori­co (anche i tur­isti devono impara­re a rispettare la nos­tra cit­tà)
  • Instal­lazione di cartel­li sul­la richi­es­ta del rispet­to del­la cit­tà almeno in Ital­iano, inglese e spag­no­lo o Con­seg­na alle autorità por­tu­ali dei nuovi rego­la­men­ti, da ren­dere noti ai tur­isti insieme alle even­tu­ali pene pecu­niarie in cui potreb­bero incor­rere o Instal­lazione di tele­camere

Il Progetto del BUON GOVERNO - Vittorio PETRELLI Candidato Sindaco - Committente responsabile: Rufina Altamura
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