Al Pres­i­dente dell’Università Agraria di Civ­i­tavec­chia

                                                                                                       Sig. Daniele De Pao­lis

 

OGGETTO: Rispos­ta pub­bli­ca al Suo comu­ni­ca­to stam­pa del giorno 18 feb­braio ed invi­to ad un con­fron­to pub­bli­co.

 

Gen­tile Pres­i­dente DE PAOLIS,
devo ringraziar­la per la pub­blic­ità fat­ta alla mia can­di­datu­ra a Sin­da­co ma non ne ave­vo bisog­no.

In democrazia si scel­go­no le per­sone con il voto popo­lare e i cit­ta­di­ni mi han­no elet­to con­sigliere comu­nale per 5 con­siglia­ture. Non mi sem­bra invece acca­da la stes­sa cosa nel suo caso, vis­to che ormai da 4 anni ha rin­vi­a­to sis­tem­ati­ca­mente l’assemblea per il rin­no­vo delle cariche dell’Università Agraria. Davvero un esem­pio di democrazia.

Ven­go ora al suo com­men­to su le Sue ester­nazioni ad una mia ulti­ma comu­ni­cazione infor­ma­ti­va polit­i­ca nel­la quale, tra le varie tem­atiche affrontate, richia­ma­vo anche la ques­tione degli Usi Civi­ci che, sicu­ra­mente, rap­p­re­sen­ta una zavor­ra per l’intera cit­tà.

Nel suo inter­ven­to Lei ten­ta di con­fondere e di far pas­sare come attiv­ità isti­tuzionale dovu­ta l’ostruzionismo giuridi­co di cui è pro­tag­o­nista l’U.A..

Non è affat­to così come vor­rebbe far credere!

La deb­bo smen­tire, a ripro­va delle mie tesi, infat­ti, non por­to chi­ac­chiere ma cat­e­gori­ca­mente e a sosteg­no di ciò il Ver­bale nr. 23/2019 del Com­mis­sario agli Usi Civi­ci, Dott. Cata­lani, che le allego, nel quale si invi­ta­va, lo scor­so 10 aprile 2019, l’U.A., la Regione Lazio ed il Comune di Civ­i­tavec­chia a pro­muo­vere una soluzione ammin­is­tra­ti­va del­la vicen­da degli Usi Civi­ci in con­sid­er­azione del reper­i­men­to degli atti delle aste di ven­di­ta del 1827 per i map­pali del­la Tenu­ta delle Mortelle. I sud­det­ti, atti, come già ripetu­ta­mente affer­ma­to dal sot­to­scrit­to, che non era­no emer­si per­ché rib­adis­co la con­troparte, ossia ai cit­ta­di­ni non è mai sta­to noti­fi­ca­to alcunché come si evince in modo inconfutabile anche dal­la sen­ten­za. O vor­rà smen­tire anche ques­ta cir­costan­za?

E se, nonos­tante le sue sar­cas­tiche illazioni, toc­cherà allo scrivente guidare la cit­tà le con­fer­mo che sarà il pri­mo provved­i­men­to che for­mulerò nei con­fron­ti del Suo Ente e del­la Regione Lazio per­ché dopo di che, se l’invito dovesse cadere nel vuo­to, so come pro­cedere per­ché ques­ta zavor­ra non ha più moti­vo di esistere. Non è un caso che la stes­sa CTU del­la causa madre ha ritrat­ta­to la sua per­izia dopo la scop­er­ta di det­ti atti.

Non c’è più bisog­no di atten­dere una legge dal par­la­men­to o l’intervento del­la Regione bas­ta un Sin­da­co libero da vin­coli e sco­mo­do. Se i civ­i­tavec­chiesi me ne daran­no la pos­si­bil­ità lo sarò di cer­to e potrà ver­i­fi­car­lo di per­sona. Vedrà.

Ritor­nan­do invece alle Sue ester­nazioni ironiche politiche sul mio impeg­no politi­co tro­vo alquan­to sin­go­lare e anom­alo che un Pres­i­dente dell’U.A. per­da tem­po nel­lo sminuire e fac­cia un sim­i­le attac­co alla figu­ra di un can­dida­to a Sin­da­co. Direi che è il seg­no evi­dente che, a dif­feren­za degli altri, la mia per­sona le risul­ta sco­mo­da.

E infat­ti è così. Las­ci­amo comunque il giudizio del mio oper­a­to ai cit­ta­di­ni. Molti di loro han­no capi­to che c’è qualche dif­feren­za tra chi li difende e chi fa fin­ta di difend­er­li. E lo vedrà alle prossime elezioni, ne sia cer­to.

Io comunque sono sem­pre disponi­bile a qual­si­asi con­fron­to pub­bli­co con lei nei modi e nei tem­pi che vor­rà sta­bilire. Anco­ra siamo in democrazia, almeno per quan­to riguar­da chi si pre­sen­ta agli elet­tori.

Quan­to agli appalti comu­nali che sta svol­gen­do la dit­ta di suo fratel­lo mi corre nuo­va­mente l’obbligo di una smen­ti­ta: lo scor­so 17 gen­naio ho inoltra­to apposi­ta inter­rogazione al Sin­da­co e sto anco­ra aspet­tan­do rispos­ta. Ho chiesto di chiarire le anomale pro­roghe che ha rice­vu­to per l’appalto dei loculi per un totale di com­p­lessivi 180 giorni ossia pari all’intera dura­ta con­trat­tuale dell’appalto. Nei miei 30 anni di impeg­no isti­tuzionale non ho mai vis­to un trat­ta­men­to sim­i­le.

In atte­sa di un Suo riscon­tro la pre­sente mi è gra­di­ta per porg­ere dis­tin­ti salu­ti.

Civ­i­tavec­chia 19 feb­braio 2024

Vit­to­rio PETRELLI
Can­dida­to a Sin­da­co per la lista civi­ca Il Buon Gov­er­no